Radio Elettrica


Radio Elettrica

Naturalmente il primo apparecchio non era molto potente, ma lo stesso Marconi - che nel 1909 vinse il Nobel - provvide a miglioralo per smentire gli scettici che credevano fosse impossibile utilizzare le onde radio per comunicazioni da grandi distanze. Nel 1954 l'avvento della televisione, spinge la radio a cercare nuove strategie per reggere la concorrenza del nuovo strumento. La radio avvia la sua programmazione giornaliera e notturna. L'invenzione dell'autoradio e del transistor, trasformano la radio in un oggetto trasportabile ovunque e, negli anni del boom economico essa diventa la colonna sonora del nuovo senso di libertà che si diffonde soprattutto fra i giovani. Nonostante il successo strepitoso della TV, la radio riesce a reggere la concorrenza, grazie alla specializzazione dei programmi e al suo radicamento nel costume\costume popolare.

Le autorità italiane però non avevano intuito le potenzialità delle ricerche di Marconi e dunque l'inventore italiano dovette trasferirsi a Londra per proseguire il lavoro. Il 5 marzo del 1896 così Guglielmo Marconi presentò la richiesta per brevettare le proprie migliorie alla telegrafia senza fili - ossia il primo prototipo della radio - anticipando di qualche settimana la prima trasmissione radio di Popov. Lo scoppio della Audiradio e l'ingresso dell'Italia il 10 giugno 1940, favoriscono il lancio definitivo della radio che era all'epoca il mezzo più potente e più veloce, soprattutto per le comunicazioni belliche. Le difficoltà della guerra e i bombardamenti alleati rendono difficili le comunicazioni dell'EIAR e dopo l'8 settembre 1943, il paese è spaccato in due. L'EIAR si trasferisce a Milano e da qui diventa la radio ufficiale della Repubblica di Salò mentre nell'Italia liberata nascono nuove radio: Radio Bari, Radio Napoli, Radio Roma. Una radio dei tardi anni quaranta Nei territori occupati, invece si diffonde, nonostante i tentativi di interferenza da parte dei tedeschi, l'ascolto clandestino delle radio nemiche: Radio Mosca, Radio Vaticana e soprattutto Radio Londra che, sebbene fossero proibite per legge e punite anche con la morte, sono l'unica fonte per conoscere la verità sull'andamento della guerra.

Prima dell'apparecchio vero e proprio infatti, alcuni scienziati scoprirono l'esistenza di queste strane radiazioni elettromagnetiche - le onde radio appunto - che viaggiavano nell'aria e potevano essere intercettate da appositi strumenti. Negli anni '20 inizia a concretizzarsi l'idea di diffondere contenuti sonori alle masse: nasce la radio come mezzo di comunicazione di massa. Il termine tecnico per una tale diffusione è broadcasting, tale termine sta infatti ad indicare una comunicazione unidirezionale da uno verso molti. Radio Digitale: La radio DAB comporta quindi alcuni vantaggi innegabili. In primo luogo la qualità audio è superiore rispetto alla radio FM, anche se molto dipende dalla compressione del segnale dell’emittente; l’utilizzo della radio digitale è decisamente semplificato rispetto al passato; la copertura del segnale digitale si sta espandendo rapidamente in tutta Italia; l’assenza di interferenze sul segnale; la ricerca automatica della stazione in funzione della posizione del ricevente; la possibilità di far condividere a più segnali lo stesso canale e di conseguenza più emittenti in grado di condividere lo stesso mezzo trasmissivo, senza interferenza tra di essi.