Radio Anni 60


Radio Anni 60

Questa distinzione è però in declino: infatti, a partire dalla fine degli anni '90 i programmi radiofonici, possono essere trasmessi con un qualità uguale o talvolta anche maggiore, tramite la rete internet in tutto il mondo, a condizione naturalmente che si possieda un collegamento ad Internet. In questo modo, molte radio locali possono superare i confini della propria area circoscritta e ampliare il proprio pubblico. A fronte di queste critiche, nel febbraio 2007 l'ETSI (Istituto europeo per gli standard nelle telecomunicazioni), ha introdotto lo standard DAB+, in sostituzione del DAB. Per garantire la maggiore qualità del segnale trasmesso, lo standard DAB+ adotta l'algoritmo di compressione HE-AAC (High Efficiency Advanced Audio Codec, o AAC+)[3] e prevede anche una trasmissione più robusta ai disturbi, adottando un codice di correzione Reed-Solomon. Il DAB+ consente, a parità di qualità e potenza del segnale, di raddoppiare o triplicare il numero dei programmi trasmessi in un singolo multiplex (bouquet), consentendo eventualmente l'inserimento di altri servizi radiofonici.

Da un punto di vista sociologico la radio è uno dei mezzi di comunicazione di massa tra i più diffusi e apprezzati. Da un punto di vista tecnologico è invece un'applicazione delle telecomunicazioni. Ma negli anni duemila la radio, anche quella tradizionale, conosce un successo straordinario con ascolti altissimi, come non si vedevano da anni, favorita, forse, anche dal contemporaneo calo degli spettatori televisivi, come sembrerebbe confermare un sondaggio del 2004, che rivelava che oltre il 45% degli Italiani, dichiara di preferire la radio alla televisione. L’evoluzione tecnologica che sta investendo il mondo automotive negli ultimi anni sta rivoluzionando non solo il modo di rapportarsi degli automobilisti con la propria vettura, ma anche le modalità di ascolto delle trasmissioni radiofoniche. Per chi volesse godere di una qualità del suono superiore rispetto al classico standard FM è disponibile la radio DAB. Per poter ricevere il segnale radiofonico in qualità digitale è necessario dotarsi di autoradio DAB. Le vetture moderne propongono spesso questo accessorio tra gli optional e si nota subito la differenza rispetto ad un’autoradio tradizionale, grazie alla presenza di uno schermo a cristalli liquidi che consente di riprodurre testi o immagini in contemporanea con la trasmissione radiofonica.

Negli anni ottanta del Novecento aumenta la professionalità dei conduttori radiofonici, la qualità dei programmi, le dimensioni degli studi. Ciò avviene di pari passo con l'aumento degli introiti pubblicitari, dovuti alla importanza delle radio anche in termini di ascolti. Si parla quindi non più di radio libera ma di radio privata. Dalla nascita dell'URI, Unione Radiofonica Italiana, ai giorni nostri la radio si è saputa reinventare ed è ancora oggi uno dei mezzi di comunicazione più diffusa. Il 21 dicembre 2009 fu pubblicato sul sito dell'AGCOM il nuovo regolamento (delibera n. 664/09/CONS) recante le norme che disciplinano la fase di avvio delle trasmissioni radiofoniche in tecnica numerica. Il testo fu approvato in Consiglio il 26 novembre 2009 e abroga il precedente regolamento di cui alla delibera n. 149/05/CONS. Tale regolamento fu il frutto di un lungo percorso di consultazione tra operatori e Autorità e apre il via definitivo alla transizione verso le trasmissioni in tecnica numerica. Il regolamento è stato modificato il 15 ottobre 2013, con la delibera AGCOM n. 567/13/CONS. Il 15 febbraio 2010 il consorzio CR DAB fece ricorso al Tar del Lazio contro tale regolamento. Le trasmissioni DAB+ ebbero inizio ufficialmente nel 2013 in provincia di Trento.